Dopo la proclamazione dello sciopero di tutto il Teatro avvenuta nei giorni scorsi in virtù di uno stato di agitazione mantenuto tale ormai da innumerevoli mesi, giunge oggi il comunicato delle modalità con cui si svolgerà la protesta dei lavoratori di tutti i settori, che prevederà un'astensione dal lavoro per la prima mezz'ora della replica dell'opera "Aida" programmata domani sera, 14 agosto, alle ore 20.45 in Arena.
Lo spettacolo che ritarderà il suo inizio di 30 minuti sarà preceduto dalla lettura di un comunicato a nome di tutte le maestranze.
La scelta di non far saltare completamente la rappresentazione, come in un primo momento sostenuta da molti lavoratori, è stata determinata dalla volontà di non arrecare danno al proprio pubblico, al quale si chiederà solidarietà per il Corpo di Ballo e per il Teatro tutto, visti anche gli ultimi sviluppi governativi italiani che minano la stessa esistenza di tutte le Fondazioni Lirico Sinfoniche, e di non aggravare ulteriormente una situazione finanziaria già di per se disastrosa della Fondazione che si riverserà principalmente sulle spalle dei lavoratori stessi, pur non essendone i responsabili.
Ciò non toglie che a distanza di due settimane dal termine del Festival d'opera in Arena, se la Direzione del Teatro facesse orecchie da mercante alle richieste dei lavoratori e la tensione salisse, non si possa assistere a forme di lotta più decise.
Si auspica da parte dei sindacati che la manifestazione del 14 agosto non rimanga un evento isolato e "dovuto" nei confronti dei lavoratori del Corpo di Ballo che rischiano di perdere il posto, ma che sia solo l'inizio di un percorso di lotta che nelle prossime due settimane possa portare ad una risoluzione della vertenza con la direzione del Teatro che assicuri la sopravvivenza stessa del settore.
Di seguito il comunicato ai lavoratori:
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